Mal di testa da stress, ansia e depressione
Come farlo passare, rimedi possibili per prevenirlo senza ricorrere a troppe medicine.
Lo stress psicologico, l’ansia e la depressione possono essere cause psicologiche o psicosomatiche del mal di testa manifestandosi con cefalea episodica o cronica di tipo tensivo ed attacchi di emicrania. Per esplorare le caratteristiche del mal di testa da stress, ansia e depressione 38 soggetti affetti da emicrania, 28 individui con cefalea tensiva e 20 controlli hanno riportato la presenza di nausea, gli effetti negativi del proprio stato psicofisico, le aspettative sulla qualità del lavoro e l’intensità della cefalea ad intervalli di 5 minuti durante lo svolgimento di un compito aritmetico mentale di 20 minuti con un alto tasso di fallimento. La pressione arteriosa è stata misurata ogni 3 minuti ed il cortisolo salivare è stato campionato prima e dopo lo svolgimento del compito. La presenza di irritabilità, ansia e l’assenza di concentrazione erano associati ad un aumento dell’intensità della cefalea durante l’attività mentale mentre l’aumento dell’intensità del mal di testa non era correlato a variazioni dell’attività cardiovascolare o del cortisolo salivare. I soggetti che hanno continuato a soffrire di mal di testa soffrivano anche di nausea ed avevano influenza ed aspettative negative di autoefficacia sul compito. I risultati di questa ricerca suggeriscono che la cefalea è un sintomo molto comune durante un lavoro stressante, soprattutto se si adotta uno stile di elaborazione delle informazioni che impedisce l’adeguamento emotivo alle mutevoli esigenze situazionali.
Come far passare il mal di testa o prevenirlo?
Tra i rimedi non farmacologici per prevenire il mal di testa da stress, ansia e depressione si può citare la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Imparare a modificare le percezioni di minaccia adottando uno stile cognitivo di elaborazione più flessibile e meno dipendente dall’esito di un compito, infatti, può aiutare a prevenire l’insorgenza della cefalea (Berry & Drummond, 2017).
Un attaccamento ansioso sembrerebbe favorire l’insorgenza di difficoltà nella gestione del dolore. Uno studio ha valutato l’associazione tra stili di attaccamento e sensibilità al dolore o al mal di testa prima, durante o dopo un compito aritmetico stressante, nel corso di un episodio di emicrania o di cefalea tensiva.
38 partecipanti con emicrania episodica, 28 soggetti con cefalea tensiva e 20 partecipanti senza mal di testa hanno ricevuto in maniera intermittente una leggera scossa elettrica sulla fronte prima, durante e dopo il compito stressante. Lo stile d’attaccamento ansioso era associato alla percezione di dolore sulla fronte e all’intensità del mal di testa prima e dopo ma non durante il compito aritmetico. Queste relazioni erano indipendenti dai tratti di personalità. Gli individui con attaccamento ansioso, pertanto, possono percepire un dolore più intenso o mostrare una più forte preoccupazione verso le sensazioni dolorose rispetto ai soggetti con attaccamento sicuro. Tuttavia la distrazione durante uno stress psicologico può ridurre questa preoccupazione (Berry & Drummond, 2014).
Lo scopo di un’altra ricerca era quello di determinare la frequenza di cefalea, ansia, sintomi depressivi ed assenteismo scolastico in bambini affetti da emicrania e cefalea di tipo tensivo in un arco temporale di cinque anni. E’ stato valutato nel tempo un gruppo di 122 bambini con un’età media di 10,1 (± 1,3) anni seguiti per cefalea in un centro pediatrico a Parigi. Le misure utilizzate comprendevano variabili demografiche, diagnosi di mal di testa, dati sulla cefalea ed una valutazione psicologica.
Dopo cinque anni di osservazione circa il 22% dei bambini ha riferito una scomparsa della cefalea, il 34% aveva poche o nessuna disabilità ed il 36% aveva una diagnosi modificata rispetto alla precedente. Una storia più lunga di mal di testa era associata ad una peggiore evoluzione dell’emicrania nel tempo. Punteggi elevati alle scale di valutazione della depressione erano predittori di una maggior disabilità dovuta alla cefalea al follow-up. La depressione nell’infanzia, pertanto, rappresenterebbe un fattore di rischio associato alla persistenza ed al peggioramento delle emicranie in adolescenza. Ciò suggerisce che valutazioni sulla salute mentale dovrebbero essere effettuate già nei bambini, in caso di mal di testa psicosomatico o altri dolori di natura psicologica (Amouroux et al., 2017).
Come combattere il mal di testa da stress, ansia e depressione? Come farlo passare?
Quali sono i rimedi possibili per prevenirlo?
Una ricerca ha valutato l’efficacia del farmaco Gabapentin nel trattamento preventivo della cefalea tensiva di bambini ed adolescenti (di età compresa tra gli 8 ed i 16 anni). Durante il trattamento sono stati dimostrati una significativa diminuzione della frequenza, della durata e dell’intensità della cefalea, nonché cambiamenti positivi nelle attività quotidiane della vita con una riduzione delle manifestazioni di disturbi d’ansia e disturbi del sonno, i quali sono fattori di rischio per l’insorgenza e l’aggravamento della cefalea. A partire dal primo mese di trattamento si è registrata una significativa riduzione del numero di giorni di attività persi a causa dell’emicrania e dei giorni con un’attività ridotta (diminuzione della produttività maggiore del 50%) (Shypilova et al., 2017).
Cosa fare quando non è possibile far passare il mal di testa senza ricorrere alle medicine?
In caso di cefalea cronica o di attacchi ricorrenti di emicrania, oltre a correggere lo stile di vita, riducendo i fattori stressanti ed i sintomi ansioso-depressivi (attraverso un percorso psicoterapeutico), sarebbe opportuno ricorrere ad una terapia farmacologica preventiva del mal di testa per evitare di intraprendere terapie antidolorifiche prolungate con importanti effetti collaterali sullo stomaco e l’apparato cardiovascolare.
Riferimenti bibliografici:
Amouroux R et al (2017). Longitudinal study shows that depression in childhood is associated with a worse evolution of headaches in adolescence. Acta Paediatr. [Epub ahead of print].
Berry JKM & Drymmond PD (2014). Does attachment anxiety increase vulnerability to headache? J Psychosom Res. 76(2): 113-20.
Shypilova EM et al (2017). [Preventive treatment of tension headache in children and adolescents]. [Article in Russian]. Zh Nevrol Psikhiatr Im S S Korsakova. 117(7): 36-42.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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