
Disturbi cognitivi: vulnerabilità o sintomi di depressione?
Le difficoltà di attenzione e concentrazione possono essere tratti tipici delle persone a rischio di depressione oppure sintomi depressivi.
I soggetti con depressione spesso manifestano difficoltà di attenzione e concentrazione o altri sintomi cognitivi. Comprendere in maniera approfondita la depressione, però, è necessario per migliorare le opzioni terapeutiche.
Un punto chiave è capire se la struttura clinica della depressione è per categorie discrete o si verifica su un continuum. La realtà può essere spiegata facendo riferimento ai fenomeni naturali i quali tendono a verificarsi su un continuum. Anche per quanto riguarda la depressione, quindi, la maggior parte delle prove scientifiche sono a supporto di un continuum. La depressione come continuum è caratterizzata da dimensioni di durata e gravità, con quest’ultima intesa in termini di inibizione depressiva. In assenza di un certo grado di inibizione cognitiva, emotiva, sociale e motoria, quindi, la depressione non dovrebbe essere diagnosticata (Bowins, 2015).
Anche la disfunzione cognitiva nei disturbi dell’umore cade lungo un continuum in modo tale che una depressione più grave è generalmente associata a un maggior deterioramento cognitivo. Non è chiaro, però, se questa associazione rifletta gli effetti transitori dei sintomi depressivi attuali sulle prestazioni cognitive oppure se ci siano differenze, tipiche del tratto depressivo, nella cognizione correlate alla gravità complessiva del disturbo.
In una ricerca la funzionalità cognitiva è stata valutata su 42 partecipanti affetti da depressione unipolare e su 47 soggetti bipolari reclutati da uno studio longitudinale della durata di 26 anni comprendente valutazioni di attenzione/velocità di elaborazione, flessibilità cognitiva, fluidità verbale e memoria verbale.
Dai risultati dello studio è emerso che l’aumento della gravità della depressione comportava un decadimento della velocità di elaborazione e dell’attenzione in entrambi i gruppi e della flessibilità cognitiva tra i partecipanti con depressione unipolare. Tutti i domini valutati erano stabili negli anni. Entrambi i gruppi mostravano una compromissione cognitiva generalizzata mentre i partecipanti bipolari si comportavano in modo più scarso rispetto ai partecipanti unipolari relativamente alla velocità di elaborazione dell’attenzione. I risultati della ricerca suggeriscono una relazione stabile tra gravità del disturbo dell’umore e deficit cognitivi (Sarapas et al., 2012). Pertanto rimane ancora da chiarire se i deficit di attenzione e concentrazione possano essere tratti tipici delle persone a rischio di depressione oppure solo sintomi depressivi.
Riferimenti bibliografici:
Bowins B (2015). Depression: discrete or continuous? Psychopathology. 48(2): 69-78.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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