Cleptomania: un disturbo del controllo degli impulsi
La cleptomania è un disturbo del controllo degli impulsi caratterizzato da ripetuti tentativi di smettere di rubare oggetti generalmente di scarso valore. E’ un disturbo invalidante e di difficile riconoscimento. Il modello clinico è molto simile ad altri disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo, le dipendenze da sostanze e i disturbi dell’umore. Spesso, infatti, i soggetti affetti da questo disturbo presentano familiari di primo grado con dipendenza da sostanze. Ci possono essere sottotipi con caratteristiche simili al disturbo ossessivo-compulsivo e sottotipi con caratteristiche simili alle dipendenze da sostanze e ai disturbi dell’umore (Grant, 2006).
La cleptomania, inoltre, può essere associata anche ad altri disturbi mentali come i disturbi del comportamento alimentare, la Depressione Maggiore, il disturbo di panico, la fobia sociale, l’ abuso di sostanze e lo stesso disturbo ossessivo-compulsivo.
In uno studio clinico a 28 soggetti con diagnosi di cleptomania sono stati somministrati test specifici per valutare l’eventuale presenza di disturbi di personalità. 12 soggetti con cleptomania (42,9%) avevano anche almeno un disturbo di personalità. I più comuni risultavano: il disturbo paranoide (n= 5; 17,9%), il disturbo schizoide (n =3; 10,7%) e il disturbo borderline (n=3; 10,7%). I soggetti che avevano diagnosi di cleptomania in associazione a disturbi di personalità presentavano un esordio precoce degli episodi di furto (13,4 +/- 5,6 anni) in confronto agli individui con la sola diagnosi di cleptomania (27,4 +/- 14,2 anni ) (Grant, 2004).
Gli individui affetti da cleptomania manifestano generalmente un crescente desiderio nel commettere furti e li commettono per ottenere uno stato di eccitazione desiderato. Il furto spesso è seguito da un intenso senso di colpa. Secondo alcune teorie le emozioni provate durante il furto aiutano ad alleviare sintomi di disagio psichico.
Le cause del disturbo sembrerebbero multifattoriali e legate ad una predisposizione genetica, a fattori ambientali e alla coesistenza di altre patologie psichiatriche, più frequentemente il disturbo ossessivo-compulsivo, la bulimia nervosa e i disturbi dell’umore.
Il furto ripetuto di oggetti riguarda quelli inutili sia per uso personale che per valore monetario. Viene descritta dagli individui affetti una tensione crescente prima di commettere il furto ed un piacere o sollievo nel momento successivo all’atto di rubare. Il furto non è motivato da rabbia o vendetta e non viene effettuato da individui in preda a deliri o allucinazioni.
Gli studi di prevalenza suggeriscono che negli Stati Uniti il 6 per 1000 della popolazione generale, ovvero circa 1,2 milioni di persone sembrerebbero affette da questo disturbo e che tale disturbo sembrerebbe più comune nelle donne (Aboujaoude et al., 2004).
Una volta che il disturbo è stato diagnosticato il trattamento è generalmente di tipo psicoterapeutico e/o farmacologico finalizzato al controllo degli impulsi e alla remissione degli altri disturbi mentali associati. Tra le psicoterapie più indicate si possono segnalare la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia razionale emotiva. Tra i farmaci: gli antidepressivi (SSRI, Triciclici) utilizzati per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo e gli stabilizzatori del tono dell’umore (Acido Valproico, Topiramato), utilizzati nel trattamento dei disturbi dell’umore, sembrerebbero utili nel ridurre gli episodi impulsivi e nel favorire la remissione dei disturbi mentali associati (Grant, 2006). Secondo alcuni studi lo stabilizzatore del tono dell’umore Topiramato, da solo o in associazione ad antidepressivi SSRI, sembrerebbe molto efficace nel trattamento della cleptomania (Dannon, 2003).
Riferimenti bibliografici:
Dannon PN (2003). Topiramate for the treatment of kleptomania: a case series and review of the literature. Clin Neuropharmacol. 26(1): 1-4.
Aboujaoude et al (2004) Overview of Kleptomania and Phenomenological Description of 40 Patients. Prim Care Companion J ClinPsychiatry. 6(6): 244-7.
Grant JE (2004). Co-occurrence of personality disorders in persons with kleptomania: a preliminary investigation. J Am Acad Psychiatry Law. 32(4): 395-8.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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