Schizofrenia, sintomi iniziali
Come inizia una psicosi e si diventa schizofrenici.
La schizofrenia o psicosi è una patologia caratterizzata da deliri, allucinazioni, alterazioni comportamentali, disturbi dell’eloquio, sintomi cognitivi e negativi.
Esperienze tipiche possono precedere ed indicare l’emergere di una psicosi successiva. Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione (DSM-5) ha introdotto la definizione di sindrome psicotica attenuata (APS) come condizione meritevole di ulteriori approfondimenti, sostenendo la sua validità clinica e la necessità di identificare gli stati psicotici sottosoglia.
Come capire se una persona è schizofrenica e come si comporta uno schizofrenico?
Come si diventa schizofrenici?
Come inizia la schizofrenia e quali sono i sintomi iniziali ovvero i primi sintomi della psicosi?
All’esordio della patologia, generalmente in adolescenza, i soggetti psicotici possono manifestare sintomi aspecifici quali riduzione delle relazioni sociali, appiattimento affettivo e rituali nelle attività abituali.
In questi casi gli interventi terapeutici precoci sono utili? L’intervento terapeutico precoce sui sintomi d’esordio della schizofrenia ha un ruolo fondamentale nel ridurre la durata della psicosi non trattata (DUP), ritardare l’insorgenza dei sintomi psicotici ed alleviare i sintomi iniziali. A tal fine sono suggeriti sia approcci farmacologici che psicoterapeutici.
La terapia cognitivo-comportamentale sembrerebbe avere risultati favorevoli nel ridurre l’insorgenza dei sintomi psicotici. All’esordio del disturbo un effetto minimo sembrerebbe esercitato anche dall’utilizzo degli acidi grassi omega-3 come di farmaci antipsicotici e/o antidepressivi a basso dosaggio (Dimitrakopoulos et al., 2015).
Gli adolescenti a rischio di schizofrenia
Secondo recenti studi scientifici gli adolescenti a rischio di schizofrenia presenterebbero diverse caratteristiche cliniche: percezioni anomale e sospettose, disturbi depressivi e d’ansia. Frequente è l’esordio del disturbo nei giovani con funzionamento intellettivo ridotto con tassi di conversione a psicosi di disturbi precedentemente diagnosticati erroneamente tra il 17 ed il 20% ad un follow-up di un anno e tra il 7 ed il 21% ad un follow-up di 2 anni. Mentre il 36% dei soggetti possono presentare una scomparsa dei sintomi prodromici della schizofrenia dopo 6 anni, il 40% possono presentare ancora tali sintomi o una sintomatologia più grave (Tor et al., 2017).
L’associazione tra sintomi positivi (ad esempio deliri, allucinazioni) e disturbi cognitivi apre percorsi promettenti a programmi di prevenzione proposti dall’European Psychiatric Association (EPA). L’EPA ha recentemente fornito raccomandazioni sulla diagnosi precoce dei casi di schizofrenia ad alto rischio clinico.
Nel 2015 esperti nel campo dell’individuazione precoce del disturbo hanno condotto una meta-analisi la quale segnalava studi che esaminavano i tassi di conversione a psicosi in campioni di soggetti che avevano ricevuto altre diagnosi psichiatriche. Nei 42 campioni identificati, che comprendevano più di 4000 pazienti, i tassi di conversione a schizofrenia hanno mostrato una notevole eterogeneità. Le differenze nei criteri di insorgenza e frequenza dei sintomi psicotici o nella diversa considerazione del declino funzionale non sembravano dipendere dall’utilizzo di sostanze stupefacenti o dalle comorbilità psichiatriche presenti. Tuttavia l’età ha significativamente influenzato i tassi di conversione a schizofrenia come anche il tipo di intervento terapeutico utilizzato. Sulla base dei dati di 15 studi (n=1394 soggetti) l’intervento terapeutico precoce determinerebbe riduzioni significative dei tassi di conversione a schizofrenia a 6-48 mesi di follow-up rispetto alle condizioni di controllo. Nel complesso le specificità legate all’età e l’individuazione precoce dei soggetti a rischio di psicosi dovrebbero essere attentamente considerate nelle future ricerche cliniche (Michel et al., 2017).
Riferimenti bibliografici:
Michel C et al (2017). [Detection and early treatment of subjects at high risk of clinical psychosis: Definitions and recommendations]. [Article in French]. Encephale. 43(3): 292-297.
Tor J et al (2017). Clinical high risk for psychosis in children and adolescents: a systematic review. Eur Child Adolesc Psychiatry. [Epub ahead of print].
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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