
Uso della Ketamina nella Depressione Maggiore Resistente
Le promettenti ricerche sull’uso della Ketamina nella Depressione Maggiore Resistente.
Negli ultimi due decenni, l’agente anestetico dissociativo ketamina, un antagonista non competitivo del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA), è stato ampiamente studiato come terapia promettente per la Depressione Maggiore farmacoresistente. La ketamina sembrerebbe avere effetti antidepressivi rapidi e robusti in poche ore dalla somministrazione. Negli Stati Uniti ed in Europa uno spray nasale contenente ketamina è stato approvato per l’uso nel disturbo depressivo maggiore resistente ai trattamenti farmacologici (in combinazione con un antidepressivo orale). Da valutare attentamente il mantenimento della risposta clinica, le preoccupazioni riguardanti gli effetti collaterali a breve e lungo termine ed il potenziale di abuso del farmaco. La ricerca sottocitata del 2021 è molto utile e sottolinea l’importanza di identificare biomarcatori per prevedere la risposta e gli obiettivi terapeutici che potrebbero essere utilizzati nello sviluppo di farmaci rapidi di ultima generazione (Jelen & Stone, 2021).
Un’altra ricerca scientifica sottolinea l’efficacia dell’associazione tra terapia elettroconvulsivante (ECT) e la somministrazione endovenosa di ketamina subanestetica nella Depressione Maggiore resistente al trattamento farmacologico. Purtroppo l’efficacia comparativa dei due trattamenti rimane incerta.
Il reclutamento ha coinvolto pazienti indirizzati a cliniche che praticavano ECT per Depressione Maggiore resistente al trattamento. I pazienti con Depressione Maggiore ricevevano ketamina oppure ECT. Durante una fase iniziale di trattamento di 3 settimane, i pazienti hanno ricevuto ECT tre volte a settimana oppure ketamina (0,5 mg per chilogrammo di peso corporeo in 40 minuti) due volte a settimana. La risposta al trattamento era considerata una diminuzione ≥ al 50% rispetto al basale nel punteggio del Quick Inventory of Depressive Symptomatology-Self-Report a 16 elementi. Dopo la fase di trattamento iniziale, i pazienti che hanno avuto una risposta sono stati seguiti per un periodo di 6 mesi.
Dai risultati un totale di 403 pazienti sono stati sottoposti a randomizzazione in cinque centri clinici. 200 pazienti sono stati assegnati al gruppo ketamina e 203 al gruppo ECT. 38 pazienti si erano ritirati prima dell’inizio del trattamento assegnato. La ketamina è stata somministrata a 195 pazienti e l’ECT a 170 pazienti. Un totale di 55,4% dei pazienti nel gruppo ketamina e 41,2% di quelli nel gruppo ECT hanno avuto una risposta clinica. Il miglioramento della qualità della vita riferito dai pazienti è stato simile nei due gruppi di studio. L’ECT è stato associato ad effetti avversi muscoloscheletrici mentre la ketamina è stata associata ad episodi dissociativi (Anand et al., 2023).
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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