
Paura di camminare e cadere: un aiuto dalla psicoterapia
Il timore di non riuscire a camminare bene e di eventuali cadute si può superare rivolgendosi ad uno psicoterapeuta.
La paura di camminare e cadere è un sintomo frequente nei soggetti con malattie croniche e menomazioni fisiche. Rappresenta un fattore sul quale intervenire, precocemente, soprattutto nelle persone anziane. I comportamenti di evitamento, infatti, possono comportare l’insorgenza di un quadro clinico di depressione.
Il timore di cadere è un sintomo frequente anche nelle demenze rappresentando un marcatore precoce di riduzione del funzionamento cognitivo globale.
Si possono citare i dati di una ricerca provenienti da 5174 partecipanti (età media = 62,6 ± 8,9 anni, 5% di sesso femminile) reclutati nel The Irish Longitudinal Study on Aging. Dai risultati di tale studio il 20,6% dei partecipanti ha riferito paura di cadere. Tali soggetti hanno avuto una riduzione maggiore delle prestazioni cognitive, quali la fluidità verbale, rispetto ai partecipanti senza paura di cadere. Nessuna altra associazione statisticamente significativa è stata trovata. La paura di cadere, pertanto, può essere un indicatore di declino delle funzioni cognitive, in particolare quelle relative alla funzione esecutiva e alla velocità di elaborazione (Peeters et al., 2019).
Patologie invalidanti, quali gli esiti di un ictus cerebrale, possono compromettere il senso di sicurezza abituale. Nelle attività quotidiane l’evento ischemico può comportare limitazioni dovute alla paura di non riuscire a camminare bene e di eventuali cadute.
La limitazione delle attività a causa della paura di cadere, infatti, è un problema comune dopo un ictus. Questa può portare ad un deterioramento delle condizioni fisiche, ad una partecipazione sociale limitata con conseguente riduzione della qualità della vita.
Esistono dei test di valutazione della paura di cadere?
Esiste un’indagine sulle attività e la paura di cadere negli anziani (denominata SAFE), sviluppata per valutare tutte le difficoltà presenti in questi soggetti. La sua utilità è dimostrata tra gli anziani, specialmente se affetti da morbo di Parkinson. Questa ricerca si proponeva di espandere quelle dimostrazioni ai sopravvissuti dopo un ictus. 108 persone anziane con storia di ictus hanno completato la versione cinese di SAFE (SAFE-C). 20 degli stessi soggetti sono stati rivalutati dopo un intervallo di una settimana. Il comportamento di evitamento, pertanto, era un costrutto omogeneo applicabile anche a persone con menomazioni specifiche dopo ictus.
SAFE-C, inoltre, rappresentava uno strumento affidabile e valido per misurare la gravità dei comportamenti di evitamento tra i sopravvissuti all’ictus che vivono in comunità. I sopravvissuti all’ictus con buona mobilità funzionale presentavano un basso livello di paura e di comportamenti di evitamento come misurato dal SAFE-C (Liu & Ng, 2019).
Come vincere la paura di camminare e cadere?
Esiste una cura?
Attraverso il sostegno psicologico e la psicoterapia è possibile limitare l’ansia e i comportamenti di evitamento prevenendo o trattando le eventuali manifestazioni depressive conseguenti.
Riferimenti bibliografici:
Peeters G et al (2019). Fear of falling: A manifestation of executive dysfunction? Int J Geriatr Psychiatry. [Epub ahead of print].
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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