adolescenti

Come capire se un adolescente ha problemi psicologici

Alcune ricerche scientifiche descrivono i disturbi psicologici diffusi tra gli adolescenti nell’epoca digitale.

Stiamo assistendo ad un cambiamento significativo nella presentazione e nella prevalenza dei disturbi psicopatologici in adolescenza. Alcuni quadri clinici esordiscono sempre più precocemente e stanno assumendo caratteristiche nuove o si stanno modificando in relazione a cambiamenti sociali, culturali e digitali. 

L’adolescenza è una fase cruciale dello sviluppo, caratterizzata da profonde trasformazioni biologiche, cognitive e psicosociali. Da sempre l’adolescenza rappresenta un periodo ad alto rischio per l’insorgenza di malattie mentali. Oggi 1 adolescente su 5 soffre di un disturbo mentale diagnosticabile. In particolare, l’incidenza di alcuni disturbi mentali quali la Depressione Maggiore con ideazione suicidaria è aumentata significativamente tra gli adolescenti negli ultimi anni, con tassi di suicidio tra i giovani di età compresa tra 10 e 24 anni in aumento del 56% dal 2007 al 2017.

Il dato coincide con la diffusione dei social media e questo ha sollevato notevoli preoccupazioni riguardo ad un potenziale collegamento. L’uso della tecnologia tende ad aumentare nel corso dell’infanzia, con gli adolescenti che utilizzano i nuovi media, in particolare i social media, con maggiore frequenza rispetto ai bambini più piccoli. Quasi tutti gli adolescenti di età compresa tra 13 e 17 anni utilizzano una qualche forma di social media, con i siti attualmente più popolari come YouTube (85%), Instagram (72%), Snapchat (69%) e Facebook (51%). Altre piattaforme (ad esempio TikTok) stanno rapidamente guadagnando terreno tra i giovani (Nesi, 2020).

Le condizioni di vita, l’iperconnessione digitale e le pressioni sociali sempre più marcate stanno, pertanto, modificando il profilo psicopatologico dei ragazzi. Alla luce di questo, le categorie diagnostiche tradizionali si mostrano talvolta insufficienti a descrivere i nuovi fenomeni psicopatologici (American Academy of Pediatrics, 2019).

Quali sono i nuovi disturbi mentali degli adolescenti secondo le ricerche scientifiche?

Tra i disturbi emergenti troviamo il disturbo da uso problematico dei social media caratterizzato da un uso eccessivo, compulsivo e disfunzionale dei social media associato a sintomi di dipendenza comportamentale, difficoltà nella regolazione emotiva e compromissione del funzionamento sociale e scolastico (Andreassen et al., 2016). Alcuni studi suggeriscono che ci sia una correlazione tra il tempo passato online e l’intensità di sintomi depressivi, ansiosi o la presenza di disturbi del sonno (Keles et al., 2019). 

L’ansia sociale digitale, invece, è una versione 2.0 dell’ansia sociale nella quale l’ansia è legata principalmente alle interazioni mediate dai dispositivi digitali, alla paura di non ricevere like o commenti e all’ossessione per la propria reputazione online. Questa condizione, pur condividendo elementi con il disturbo d’ansia sociale tradizionale, presenta peculiarità tipiche del mondo virtuale (Marino et al., 2018).

Un’altra condizione psicopatologica di nuova insorgenza rilevata dalle ricerche è l’autolesionismo non suicidario (NSSI) amplificato online. I gesti autolesivi sono comuni tra gli adolescenti ma oggi vengono anche condivisi sui social media attraverso video o immagini. L’esposizione a contenuti autolesivi può generare imitazioni e rafforzare questo comportamento disfunzionale (Lewis et al., 2012). Alcune piattaforme social hanno iniziato a limitare la visibilità di questi contenuti violenti ma il fenomeno resta diffuso sul web.

L’uso di filtri online per la modifica del corpo con il raggiungimento di standard estetici irrealistici stanno contribuendo allo sviluppo della disforia corporea digitale, una nuova forma di dismorfofobia, definita in letteratura con il nomer di “Snapchat dysmorphia” (Ramphul & Mejias, 2018). Gli adolescenti, infatti, riportano disagio crescente nei confronti del proprio aspetto fisico richiedendo interventi estetici in età sempre più precoce con conseguenti ripercussioni economiche e sociali.

Perchè questi disturbi si stanno diffondendo tra gli adolescenti?

L’emergere di tali condizioni psicopatologiche è favorito dall’interazione tra fattori individuali (tratti di personalità, bassa autostima, impulsività, esperienze traumatiche precoci), fattori familiari caratterizzati da accudimenti disfunzionali, ipercontrollo genitoriale o, al contrario, trascuratezza emotiva e fattori socio-culturali-digitali caratterizzati da esposizione ad un confronto sociale costante con algoritmi che amplificano contenuti patologici (Nesi, 2020).

Quali sono i trattamenti disponibili?

L’approccio terapeutico in adolescenza deve essere integrato e multimodale includendo percorsi di psicoterapia individuale cognitivo-comportamentale e/o dialettico comportamentale (DBT) focalizzati sull’autoregolazione emotiva e la costruzione dell’identità. Fondamentale è il coinvolgimento delle famiglie con una psicoeducazione familiare per aumentare la consapevolezza dei rischi digitali e migliorare la comunicazione tra genitori e figli.

Gli interventi scolastici possono aiutare a sensibilizzare i giovani promuovendo il benessere psicologico e l’uso critico della tecnologia. Infine, il trattamento farmacologico è riservato a comportamenti pericolosi per la vita o a comorbilità con disturbi d’ansia, depressione o condizioni di neurodivergenza.

Comprendere i nuovi disturbi, identificarli precocemente e sviluppare interventi mirati rappresenta una sfida urgente per clinici, ricercatori ed educatori che dovrebbero lavorare in sinergia per supportare al meglio i giovani.

Riferimenti bibliografici:

American Academy of Pediatrics. (2019). Mental Health Competencies for Pediatric Practice. Itasca, IL.

Andreassen CS et al (2016). The relationship between addictive use of social media and video games and symptoms of psychiatric disorders: A large-scale cross-sectional study. Psychol Addict Behav. 6(3): 265–272.

Keles B et al (2019). A systematic review: The influence of social media on depression, anxiety and psychological distress in adolescents. International Journal of Adolescence and Youth, 25(1): 79–93.

Lewis SP et al (2012). Non-suicidal self-injury, youth, and the Internet: What mental health professionals need to know. Child and Adolescent Psychiatry and Mental Health. 6(1): 13.

Marino C et al (2018). The associations between problematic Facebook use, psychological distress and well-being among adolescents and young adults: A systematic review and meta-analysis. Journal of Affective Disorders. 226: 274–281.

Nesi J (2020). The impact of social media on youth mental health: Challenges and opportunities. North Carolina Medical Journal, 81(2): 116–121.

Ramphul K & Mejias SG (2018). Is “Snapchat Dysmorphia” a Real Issue? Editorial Cureus. 10(3): e2263.

 

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Psichiatra e Psicoterapeuta.
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La Dott.ssa Tiziana Corteccioni è un Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta ad orientamento clinico cognitivo comportamentale. Collabora con l'Associazione di Clinica Cognitiva, sede di Roma.

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