essere rifiutati da innamorati

Rifiuto in amore: cosa fare?

Essere rifiutati quando si è innamorati di qualcuno può comportare l’insorgenza di sintomi ossessivi, depressivi e comportamenti aggressivi tali da richiedere il supporto di uno specialista.

Il rifiuto da parte del partner per il quale proviamo un amore romantico provoca un profondo senso di perdita ed emozioni negative particolarmente difficili da gestire. Questo disagio è spesso esacerbato se si percepisce indifferenza da parte del potenziale partner.

Cosa bisogna sapere sulla psicologia di chi rifiuta e di chi viene rifiutato in amore?

Chi rifiuta di intraprendere una relazione può decidere di farlo consapevolmente oppure in modo impulsivo, inconsapevole, per paura di instaurare un legame forte.
Nel soggetto rifiutato, inoltre, possono manifestarsi sintomi ossessivo-compulsivi, di Depressione Maggiore ed, in casi estremi, veri e propri atti aggressivi diretti verso se stessi o nei confronti del soggetto amato.

Cosa succede nel cervello di chi viene rifiutato?

Per identificare i sistemi neurali associati alla perdita è stato condotto uno studio di risonanza magnetica funzionale reclutando 10 donne e 5 uomini recentemente rifiutati da un partner ma che avevano riferito di essere ancora intensamente “innamorati” dei loro potenziali compagni. I partecipanti alla ricerca, quindi, hanno visualizzato alternativamente una fotografia del loro amato rifiutante e una fotografia di un familiare intervallando la visione fotografica ad un compito di distrazione-attenzione. Le risposte mentre guardavano la fotografia del potenziale partner includevano “attrazione, disperazione, ricordi buoni o cattivi, chiedersi perché ciò fosse accaduto”.

L’attivazione specifica neuronale si verificava in aree coinvolte nella manifestazione di sentimenti di guadagni o perdite, desiderio, dipendenza da sostanze e regolazione delle emozioni ovvero l’area tegmentale ventrale (VTA) bilateralmente, lo striato ventrale, la corteccia orbitofrontale/prefrontale mediale o laterale ed il giro cingolato.

L’attivazione regionale della VTA suggerisce che i sistemi di ricompensa/sopravvivenza mesolimbici sono coinvolti nella passione romantica indipendentemente dal fatto che un individuo sia felicemente o infelicemente innamorato. L’attivazione di aree cerebrali coinvolte nella dipendenza da cocaina può aiutare a spiegare i comportamenti ossessivi spesso associati al rifiuto in amore. (Fisher et al., 2010).

Un amore non corrisposto può diventare corrisposto?

Ciò è difficile ma non impossibile, soprattutto se il rifiuto del legame è avvenuto inconsapevolmente, per paura estrema di impegnarsi.

Cosa fare e come comportarsi con chi ti ha rifiutato?

Sarebbe meglio focalizzarsi sulle proprie emozioni e sui propri pensieri piuttosto che cercare di indovinare quelli del partner. Se ciò non è possibile sarebbe meglio chiedere aiuto ad uno psichiatra psicoterapeuta. Il rifiuto di un legame, infatti, soprattutto durante l’adolescenza, può scatenare comportamenti ossessivi, aggressivi e sintomi depressivi da parte del soggetto rifiutato.

Una ricerca, infatti, ha coinvolto 198 adolescenti i quali avevano manifestato sintomi depressivi entro un anno dal rifiuto da parte del potenziale partner. Durante lo studio, inoltre, sono stati esplorati i comportamenti aggressivi ed i comportamenti di mantenimento comunemente associati alla sensibilità al rifiuto. I risultati della ricerca hanno mostrato come la particolare sensibilità al rifiuto possa predire l’insorgenza di sintomi depressivi con comportamenti aggressivi in particolar modo nelle ragazze (Norona et al., 2016).

Riferimenti bibliografici:

Fisher HE et al (2010). Reward, addiction, and emotion regulation systems associated with rejection in love. J Neurophysiol.104(1): 51-60.

Norona JC et al (2016). Rejection sensitivity and depressive symptoms: Longitudinal actor-partner effects in adolescent romantic relationships. J Adolesc. 51:6-18.

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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

Psichiatra psicoterapeuta Roma Tiziana Corteccioni

Psichiatra e Psicoterapeuta.
Riceve a Roma e a Perugia.

La Dott.ssa Tiziana Corteccioni è un Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta ad orientamento clinico cognitivo comportamentale. Collabora con l'Associazione di Clinica Cognitiva, sede di Roma.

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