Disturbo ossessivo-compulsivo: sintomi
Conoscere le cause scatenanti e le prime manifestazioni di questa patologia può facilitare il percorso di cura.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di pensieri, impulsi o immagini intrusivi, ricorrenti ed estremamente angoscianti per i soggetti che ne soffrono. Spesso tali sintomi, denominati ossessioni, sono accompagnati da compulsioni ovvero da comportamenti ripetitivi finalizzati a ridurre l’angoscia.
I sintomi iniziali del DOC, infatti, possono essere indotti empiricamente anche in soggetti sani, proprio per testare i principi teorici centrali di questo disturbo. Queste prove di induzione non sono pericolose e solitamente reversibili. Tuttavia, l’efficacia dell’attuale gamma di procedure di induzione dei sintomi rimane poco chiara. Una meta-analisi si è proposta di esaminare l’efficacia delle procedure di induzione dei sintomi del disturbo in partecipanti con e senza DOC. I ricercatori, pertanto, hanno reclutato 4900 partecipanti in 90 studi. Le analisi hanno mostrato che non vi era alcuna differenza negli studi con partecipanti subclinici e clinici, confermando l’utilità di campioni analogici.
Le procedure di induzione dei sintomi d’esordio del disturbo, inoltre, hanno evocato una sintomatologia di tipo DOC subclinico nei partecipanti sani, il che era più evidente nella dimensione di contaminazione del DOC. L’effetto delle procedure di induzione nel DOC di questo tipo e della categoria di minaccia e responsabilità era, quindi, molto rilevante. L’entità dell’effetto negli individui sani era più forte per la contaminazione, la fusione dell’azione con il pensiero e l’induzione di possibili minacce (De Putter et al., 2017).
Questo dimostra, infatti, come il DOC sia probabilmente una condizione eterogenea. Ad oggi, la ricerca che studia la struttura dei sintomi del DOC si è generalmente concentrata su approcci di classificazione variabile, principalmente sull’analisi delle cause scatenanti. Alcuni ricercatori, invece, hanno studiato 13 gruppi di sintomi della cosiddetta “classe latente” ovvero che si manifestavano nelle fasi precoci del disturbo.
I modelli di analisi delle classi latenti hanno prodotto la suddivisione dei sintomi in: “ossessioni autogene“, “sintomi ossessivo-compulsivi di tipo reattivo” e “ossessioni reattive“. I pazienti ambulatoriali valutati per sintomi ossessivo-compulsivi di tipo reattivo hanno riportato punteggi significativamente più alti sulla scala globale specifica denominata Y-BOCS. Inoltre, tali pazienti avevano ossessioni e compulsioni maggiori rispetto ai pazienti degli altri due sottogruppi. I partecipanti al gruppo ossessivo-compulsivo di tipo reattivo erano prevalentemente donne, single e avevano una storia di psicopatologia familiare. I gruppi con ossessioni autogene e reattive, invece, erano prevalentemente maschi. Non c’erano differenze nella gravità dei sintomi di depressione associati e nei domini di credenza ossessiva. Queste tre classi di suddivisione dei sintomi del disturbo potrebbero avere importanti implicazioni per scopi di ricerca per migliorare la cura di questo disturbo (Atli et al., 2014).
Riferimenti bibliografici:
De Putter LM et al (2017). Obsessions and compulsions in the lab: A meta-analysis of procedures to induce symptoms of obsessive-compulsive disorder. Clin Psychol Rev. 52: 137-147.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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