Visita psichiatrica per i primi sintomi di ansia e depressione
Cogliere i sintomi precoci di ansia e depressione per trovare la cura migliore.
I disturbi d’ansia e la depressione sono molto diffusi nel mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS), infatti, il 3,6% della popolazione soffre di almeno un disturbo d’ansia. Uno studio, pubblicato nel 2017, inoltre, ha mostrato un aumento del 18% dei casi di depressione in 10 anni. La depressione è una patologia invalidante che colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo. Nel 2020 questa patologia sarà considerata la seconda causa di disabilità dopo le patologie cardiovascolari.
Alla base dell’insorgenza dei disturbi dell’umore e dei disturbi d’ansia ci sarebbe l’amigdala, fondamentale per l’attivazione della paura e della regolazione emotiva non funzionale. Gli studi di imaging del cervello, infatti, mostrano che gli stimoli della paura attiverebbero l’amigdala, anche quando il riconoscimento cosciente è impedito. L’amigdala può essere attivata da stimoli di paura potenzialmente accessibili ma incustoditi. L’attivazione dell’amigdala facilita l’elaborazione visiva di basso livello. Diverse linee di evidenza, quindi, suggeriscono che l’attivazione dell’amigdala sarebbe mediata da un percorso subcorticale. Secondo i dati di pazienti con lesioni nella corteccia visiva primaria, infatti, sembrerebbe che l’amigdala possa essere attivata in assenza di elaborazione corticale. Gli stimoli visivi, pertanto, possono accedere all’amigdala attraverso un percorso diretto che include il collicolo superiore e il nucleo pulvinare del talamo (Ohman et al., 2007).
Quando il circuito della paura è attivato cronicamente è molto difficile disattivarlo in assenza di un percorso terapeutico adeguato. E’ fondamentale quindi cogliere i sintomi iniziali di depressione e le prime manifestazioni d’ansia al fine di intraprendere, quanto prima, la terapia più adatta utile a risolvere i disturbi nel più breve tempo possibile.
Quando andare dallo psichiatra?
Quali possono essere i sintomi d’esordio dei due disturbi da curare subito, anche perché spesso associati?
- Disturbi del sonno (difficoltà a prendere sonno, frequenti risvegli notturni, riposo non ristoratore o risveglio precoce al mattino);
- Sonnolenza eccessiva o ipersonnia;
- Svogliatezza nelle attività abituali;
- Apatia;
- Mancanza di appetito;
- Fame eccessiva;
- Irritabilità;
- Difficoltà a concentrarsi, disturbi dell’attenzione, vuoti di memoria;
- Perdita di speranza nel futuro;
- Sentimenti di vuoto;
- Idee autolesive;
- Sentimenti di colpa eccessivi o inappropriati;
- Attacchi di panico;
- Fobie specifiche;
- Dolori acuti o cronici
Iniziare prontamente un percorso di cura tramite uno specialista consente di conoscere le cause dei due disturbi, curandoli definitivamente ed effettuando un radicale processo di cambiamento personale.
Riferimenti bibliografici:
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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