Sindrome dell’intestino irritabile
Curare il colon attraverso la salute mentale.
Secondo la società italiana unitaria di colonproctologia la sindrome dell’intestino irritabile (anche detta sindrome del colon irritabile) è un insieme di sintomi che comprende dolore addominale ed irregolarità dell’alvo dovuta ad alterazioni motorie funzionali del colon. E’ la più frequente causa di ricorso al medico per patologia gastrointestinale. Colpisce circa il 15% della popolazione mondiale.
Lo stress psicosociale è considerato un fattore di rischio importante per la salute mentale in quanto può avere effetti negativi sulla salute psicofisica e può interagire con altri fattori di rischio ambientali (come ad esempio un’alimentazione scorretta).
Negli ultimi anni abbiano assistito ad una rapida trasformazione tecnologica che si è verificata sia nella vita lavorativa sia nella vita sociale. I risultati ottenuti grazie alla tecnologia informatica, attraverso l’utilizzo di telefoni cellulari, computer e reti elettroniche, sono considerati la chiave per risolvere molti dei problemi del mondo occidentale abbreviando le distanze ed implementando le comunicazioni. Allo stesso tempo numerosi studi hanno dimostrato che la maggior parte dei progetti di informatizzazione non riescono a soddisfare la funzionalità originariamente indicata soprattutto a causa di fattori umani non sufficientemente presi in considerazione durante la pianificazione e l’attuazione dei progetti. In uno studio sono state evidenziate le reazioni psicologiche di dipendenti coinvolti nella progettazione di sistemi avanzati di telecomunicazioni e di impiegati che utilizzavano regolarmente la tecnologia di visualizzazione di video evidenziando la presenza, in questi soggetti, di diversi disturbi psicosomatici legati allo stress. Essi comprendevano disturbi del sonno (difficoltà ad addormentamento, risvegli centrali o precoci), stress psicofisiologico e disturbi somatici (dolori diffusi o localizzati). Sono stati proposti programmi di intervento controllati volti a migliorare le strutture organizzative e le strategie individuali per affrontare situazioni stressanti i quali si sono dimostrati efficaci nel contrastare gli effetti negativi del lavoro che utilizza le tecnologie dell’informazione. Oggi, infatti, sembra esserci una maggiore consapevolezza degli aspetti umani, dei rischi e dei benefici della rapida diffusione delle tecnologie dell’informazione (Arnetz, 1997).
I sintomi della sindrome dell’intestino irritabile rappresentano un aspetto molto comune dei soggetti sottoposti a stress: comprendono dolore addominale cronico, stipsi alternata a diarrea associate ad abitudini intestinali alterate. I pazienti spesso presentano, oltre ad i sintomi gastrointestinali, anche altri sintomi somatici. Ciò suggerisce un possibile meccanismo fisiopatologico comune.
La fisiopatologia della sindrome dell’intestino irritabile non è completamente comprensibile ma include certamente disturbi dell’asse cerebrale-intestinale. Meccanismi centrali nella fisiopatologia di tale sindrome sono: la storia personale psicosociale, la storia ambientale, l’elaborazione cerebrale disfunzionale di segnali periferici intestinali riguardanti il sistema nervoso enterico, il sistema immunitario innato ed adattativo. Ciò che si manifesta è generalmente un’ipersensibilità viscerale e secretoria intestinale che ne disturba l’attività motoria. Alcuni meccanismi di ipersensibilità determinano, inoltre, la sovrapposizione del dolore viscerale con altre sindromi dolorose tra cui la fibromialgia. La sensibilizzazione centrale offrirebbe un modo di concettualizzare un’integrazione tra esperienze di vita e risposte psicologiche in un quadro di bio-psico-fisiopatologico. Il fattore rilasciante la corticotropina (CRF), invece, è un altro regolatore della risposta allo stress e può rappresentare un meccanismo neuroendocrino di interazione cervello-intestino.
Sintomi somatici gravi invalidanti e fattori psicosociali individuali stressanti sono tipici dei pazienti che ricercano cure mediche. La presenza di tali significative comorbilità psicosociali aggiunge complessità alla gestione dei sintomi i quali spesso richiedono un approccio multidisciplinare. Esistono diverse opzioni di trattamento ma nessun singolo metodo è efficace per tutti i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. Il beneficio terapeutico di una relazione medico-paziente soddisfacente sembrerebbe essenziale per il successo nella gestione dei sintomi a lungo termine. Questo dimostra la necessità di una cura della sindrome dell’intestino irritabile attraverso il ricorso a varie figure professionali: lo psichiatra psicoterapeuta, il gastroenterologo ed il nutrizionista (Cashman et al., 2015).
Riferimenti bibliografici:
Arnetz BB (1997). Technological stress: psychophysiological aspects of working with modern information technology. Scand J Work Environ Health. 23 Suppl 3: 97-103.
Cashman MD et al (2015).Irritable Bowel Syndrome: A Clinical Review. Curr Rheumatol Rev. [Epub ahead of print].
Sito web della SIUCP: www.siucp.org
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni
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