
Cosa sono le fobie specifiche
Le fobie specifiche esordiscono generalmente nella prima infanzia, eccetto la variante situazionale che si può manifestare in età adulta (con età media pari a 22 anni) ed è frequentemente correlata ad un evento traumatico. Secondo il DSM (manuale diagnostico statistico delle malattie mentali), ormai pubblicato nella sua quinta edizione, per fobia specifica si intende una paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dalla possibilità della presenza di un oggetto o situazione specifici (ad esempio volare, altezze, animali, ricevere un’iniezione, vedere il sangue). L’esposizione all’ oggetto fobico può provocare una risposta ansiosa immediata che talvolta può assumere la forma di un attacco di panico. La risposta d’ansia è vissuta dalla persona con disgusto, raccapriccio, terrore o orrore a seconda dello stimolo fobico. I bambini di solito esprimono ansia piangendo, attraverso scoppi di ira, con l’irrigidimento o aggrappandosi a qualcuno. La persona adulta riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole ma prova disagio fino ad evitare la situazione fobica. L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio provato interferiscono con le abituali attività scolastiche, lavorative e sociali. Tra le fobie specifiche più comuni si possono citare quelle verso insetti, animali, altezze, temporali, acqua, sangue, iniezioni, ferite, aeroplani, ascensori, luoghi privi di via d’uscita. Altre fobie sono quelle relative alla paura di soffocare, vomitare e contrarre malattia. I bambini, invece, spesso hanno una marcata paura di rumori forti e personaggi in maschera.
Le fobie sono dei disturbi molto comuni nella popolazione generale. Dai dati epidemiologici italiani, però, la prevalenza dei pazienti che richiedono una terapia è intorno al 2%. Si interviene con una terapia specifica (farmacologica e/o psicoterapia) solo quando tali disturbi alterano il tono dell’umore oppure compromettono la qualità della vita e/o il funzionamento generale dell’individuo. Tra i trattamenti psicologici la terapia cognitivo-comportamentale ha un grande impiego. I farmaci prescritti appartengono alle seguenti classi: SSRI, SNRI, Triciclici e Benzodiazepine.
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Dott.ssa Tiziana Corteccioni

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