jet lag

Sindrome da ritmo sonno-veglia irregolare: diagnosi e cura

I disturbi del ritmo circadiano del sonno vanno trattati precocemente perché peggiorano le prestazioni quotidiane e la qualità della vita.

I ritmi circadiani endogeni sono dei processi cardinali che controllano il sonno. Si tratta di ritmi biologici autosufficienti con una periodicità di circa 24 ore i quali possono essere influenzati da fattori esterni (esercizio fisico ed orari dei pasti) oppure interni. Fattori interni che influenzano i ritmi circadiani, pertanto, includono la secrezione di cortisolo o di melatonina, la temperatura corporea ed il volume delle urine.

I disturbi del ritmo circadiano del sonno sono comuni nella pratica clinica.

Quali sono i disturbi che determinano un’alterazione del ritmo sonno-veglia?

Si possono citare i disturbi delle fasi del sonno (anticipata o ritardata), il disturbo da ritmo sonno-veglia irregolare, la sindrome da jet-lag e il disturbo del lavoro a turni.

Recentemente è stato studiato l’impatto del ritmo circadiano su diversi disturbi neurologici quali epilessia e demenza. Una comprensione più approfondita dei sintomi, delle conseguenze e del trattamento dei disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia, però, richiede la verifica della presenza di un disallineamento estrinseco con il tempo dell’orologio biologico o di una disfunzione intrinseca del cervello. Un esempio di disallineamento estrinseco, ad esempio, può essere quello del jet lag durante un viaggio transmeridiano il quale può manifestarsi anche con disturbi intrinseci del ritmo sonno-veglia tipo fase anticipata o ritardata.

Il disturbo del ritmo sonno-veglia a fase anticipata è più comune nelle persone anziane. E’ caratterizzato dall’insorgenza di sonno ed eccitazione mattutina indesiderabilmente precoci con conseguente compromissione della funzione serale (eccessiva sonnolenza ed insonnia di mantenimento del sonno con risveglio mattutino).

Al contrario, il ritardo della fase sonno-veglia è caratterizzato dall’incapacità ad iniziare il sonno prima delle prime ore del mattino, con conseguente ritardo nel risveglio mattutino. I conseguenti sintomi clinici di tale disturbo, pertanto, consistono in una grave insonnia con eccessiva sonnolenza diurna nelle ore mattutine ovvero i pazienti non sono in grado di “dormire” per raggiungere una quantità sufficiente di sonno.

Il disturbo o sindrome da ritmo sonno-veglia irregolare, invece, è l’alternanza tra brevi episodi di sonno e di veglia sparsi durante tutto il giorno con conseguente riposo instabile e modelli comportamentali di veglia non sincronizzati (Pavlova, 2017). I disturbi del ritmo circadiano del sonno richiedono diagnosi e terapie tempestive perché peggiorano la qualità di vita.

Le conseguenze del ritmo sonno-veglia irregolare sulle prestazioni accademiche non è stata esaminata da molti sistematicamente. Una ricerca, però, ha valutato 61 studenti universitari per 30 giorni utilizzando diari del sonno e quantificando la regolarità del sonno. È stata osservata, infatti, una correlazione positiva tra prestazioni accademiche e regolarità del sonno. Il sonno irregolare e gli schemi di esposizione alla luce non funzionali negli studenti universitari, inoltre, erano associati a ritardi circadiani e prestazioni scolastiche inferiori. Gli interventi basati sulla luce sembravano essere terapeuticamente efficaci nel migliorare la regolarità del sonno in questa popolazione (Phillips et al., 2017).

Qual è la cura della sindrome da ritmo sonno-veglia irregolare e degli altri disturbi del ritmo circadiano del sonno?

Il trattamento con luce intensa e la somministrazione esogena di melatonina sono considerati i trattamenti di prima scelta. La fase circadiana deve essere stimata al fine di programmare i trattamenti in modo appropriato. Le misurazioni della temperatura corporea interna o dei ritmi di melatonina endogena valutano obiettivamente la fase circadiana. Tuttavia, tali misurazioni sono raramente o mai utilizzate nella pratica clinica impegnata. Sulla base delle stime della fase circadiana possono essere consigliati tempi appropriati di esposizione a luce intensa e/o somministrazione di melatonina nei diversi disturbi del ritmo circadiano del sonno (Bjorvatn & Pallesen, 2009).

Riferimenti bibliografici:

Bjorvatn B & Pallesen S (2009). A practical approach to circadian rhythm sleep disorders. Sleep Med Rev. 13(1): 47-60.

Pavlova M (2017). Circadian Rhythm Sleep-Wake Disorders. Continuum (Minneap Minn). 23(4, Sleep Neurology):1051-1063.

Phillips AJK et al (2017). Irregular sleep/wake patterns are associated with poorer academic performance and delayed circadian and sleep/wake timing. Sci Rep. 7(1):3216.

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