pigrizia patologica cronica

Pigrizia patologica cronica

Psicologia, rimedi, quando si tratta di depressione o altra malattia mentale.

La pigrizia patologica cronica può essere un sintomo presente nella psicologia di vari disturbi: ad esempio può essere riscontrata nella depressione e nei disturbi alimentari quali l’obesità. Essere in uno stato di depressione non è adattivo (anzi, al contrario). La paura di ricadere in depressione può, però, motivare l’individuo ad intraprendere sforzi che aumentano la forma fisica (Wittman, 2014).

È importante distinguere tra depressione bipolare e unipolare perché il trattamento e la prognosi di questi due disturbi sono diversi. La diagnosi delle due condizioni è puramente clinica ed è utile trovare differenze sintomatiche. Differenze qualitative di umore predominante, esperienza corporea, cognizione e prospettiva futura sono state riscontrare nella depressione bipolare e unipolare. Esistono, quindi, caratteristiche differenti nell’esperienza soggettiva (in prima persona) tra depressione unipolare e bipolare.

Uno studio esplorativo qualitativo è stato effettuato su 12 pazienti (7 con depressione bipolare e 5 con depressione unipolare; 3 uomini e 9 donne). L’umore predominante riferito nella depressione bipolare era l’appiattimento emotivo mentre nella depressione unipolare era la tristezza. L’esperienza corporale in un individuo affetto da disturbo bipolare sarebbe di un corpo pesante e stanco: un elemento in contrasto con il desiderio di agire e di eseguire azioni che diventa un ostacolo al movimento. In un soggetto affetto da depressione unipolare, invece, il corpo sembrerebbe percepito più a suo agio nella quiete rispetto alle attività vivendo con pigrizia estrema la vita di tutti i giorni. Per quanto concerne la cognizione e il flusso di coscienza: nella depressione bipolare, rispetto a quella unipolare, il pensiero sarebbe più lento. Si riscontrerebbero più difficoltà a capire ciò che viene ascoltato o letto. Relativamente alla progettualità futura nella depressione bipolare la disperazione sarebbe più forte e più ampia rispetto alla forma unipolare, come se la possibilità stessa di una speranza futura fosse perduta per sempre (Fierro et al., 2016).

L’obesità è una condizione clinica eterogenea con genesi multifattoriale (predisposizione genetica, stile di vita e situazione psicosociale). Esiste uno stereotipo negativo relativamente omogeneo sugli individui obesi. Il sovrappeso e l’obesità sono visti come disturbi autoinflitti causati dall’inattività fisica e dall’alimentazione disordinata. Gli individui obesi devono confrontarsi ogni giorno con stigmatizzazione e discriminazione.Tipici stereotipi negativi sono la pigrizia, l’antipatia ed il rifiuto del lavoro. Questa immagine negativa dell’ambiente contribuisce al mantenimento di una autocoscienza negativa e di un’autostigmatizzazione, accompagnata da scarsa autostima e sentimenti di scarso autocontrollo con ridotta autoefficacia, che si traducono in scarse strategie costruttive per la riduzione del sovrappeso. Oltre ad una profonda insoddisfazione per il proprio corpo può riscontrarsi anche un disturbo dell’immagine corporea in molti individui obesi. Non c’è sempre una stretta connessione tra peso corporeo e insoddisfazione per il corpo. Le persone con un disturbo da alimentazione incontrollata spesso mostrano anche un aumento dell’insoddisfazione per il corpo (Kinzl, 2016).

Come fare per vincere la pigrizia mentale patologica e fare sport?
Come combatterla e liberarsene?
Quali sono i rimedi per modificare questo atteggiamento in psicologia?

Il consulto con uno specialista può permettere un corretto inquadramento diagnostico della pigrizia patologica cronica e la prescrizione della terapia più appropriata alla propria condizione clinica.

Riferimenti bibliografici:

Fierro M et al (2016). [Differences in Subjective Experience Between Unipolar and Bipolar Depression]. [Article in Spanish]. Rev Colomb Psiquiatr. 45(3): 162-9.

Kinzl JF (2016). [Obesity: stigmatization, discrimination, body image]. [Article in German]. Wien Med Wochenschr. 166(3-4): 117-20.

Wittman D (2014). Darwinian depression. J Affect Disord. 168: 142-50.

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